Si sente sempre più parlare di approccio omnicanale, digital transformation, strategie 020 , attività drive to store e digital retail.
Ma di cosa stiamo parlando e come effettivamente fare qualcosa per entrare nel mondo digital cinese?
Per entrare nel mondo digitale cinese bisogna restare allenati e studiare attentamente le tue mosse per raggiungere il tuo obiettivo: i Millennials!!
In Cina, ancor prima che in Occidente, si è parlato di omnicanalità e della possibilità di entrare in una sola piattaforma per compiere qualsiasi azione. Basti pensare che il grande colosso Alibaba è formato da una moltitudine di servizi tutti interconnessi tra loro e una volta entrato in una sola piattaforma sarà quindi impossibile uscirne!
Omnicanalità è la chiave
Per citarne alcune, dalla piattaforma Taobao è possibile accedere a Tmall, la piattaforma B2C per eccellenza in Cina; E le me (饿了么) lo spazio per la vendita online di fresh food; Fliggy, la OTA del gruppo Alibaba, Xianyu 闲渔, il corrispondente del nostro Ebay, e così via.
Quindi se il tuo brand è su una piattaforma Alibaba, sarà automaticamente presente, a livello di indicizzazione su tutte le altre!
Advertising in rosso
Dopo che abbiamo parlato di omnicanalità e abbiamo compreso come l’utente cinese sia abituato a passare molto tempo sul suo mobile, cerchiamo di analizzare come fare advertising in Cina e su che canale.
Sul come, occorre fare un passo indietro. Cerchiamo di analizzare le logiche di advertising in Cina, ricordandoci che sono differenti dalle nostre!
Infatti, un sacco di marchi stranieri commettono un grosso errore: pensano che fare advertising in Cina significhi solo tradurre in lingua cinese, ma non prestano attenzione al design o all’esperienza del cliente.
La prima differenza tra la nostra UX experience e quella cinese è proprio la lingua
Pensare al design di una campagna è sicuramente più difficile se non si conosce la lingua cinese! Cosa si sta comunicando? Qual è il goal della campagna?
Un’altra differenza da tenere in considerazione quando si fa advertising in Cina è proprio la user experience.
Mentre noi siamo ossessionati a mantenere le cose snelle e concentrate e rendere quanto più semplice una campagna ads, in Cina
“more is better”.
Ad esempio, basta confrontare WeChat con WhatsApp.
Il design dell’interfaccia cinese sta senza dubbio andando verso i nostri canoni di design, tuttavia le app come WeChat hanno di sicuro una marcia in più perché offrono una “total user experience”.
Far conoscere il proprio brand in Cina, quindi richiede una comprensione che va oltre i trend di mercato e i comportamenti degli shopper cinesi. Bisogna saper attirare l’attenzione, vincere su una moltitudine di brand, pensare ad una UX design che risulti intima e crei una certa connessione emotiva con l’utente cinese e ad un claim attraente che inviti all’azione: comprare!
Drive to store APP
Abbiamo parlato quindi di omnicanalità di come fare advertising in Cina, ma dove creare delle campagne che portino il cliente direttamente alla porta del tuo negozio?
Ci sono diversi strumenti di marketing, ma Alipay, la customer engagement platform del gruppo Alibaba, permette ai brand di entrare nel cellulare di molti cinesi facendo campagne marketing sulla piattaforma, con scontistiche e coupon, che portino il cliente a compiere un’azione: salvare il coupon e dirigersi direttamente nello store.
È quindi opportuno appoggiarsi ad un’agenzia di consulenza che conosca bene il mondo Cina e possa guidare il brand nella creazione di una campagna marketing che tenga in conto tutto ciò, anziché partire ciecamente con una campagna da un modello di design globale.
Per conoscere meglio il mondo Alipay e le marketing solutions della piattaforma, contattaci a bd@eggsist.com