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Black Friday VS Single Day: chi ha ottenuto maggior successo?

Il Black Friday, evento che segna tradizionalmente l’inizio della stagione di shopping natalizio, conserva sostanzialmente il suo appeal: secondo ShopperTrack continua ad essere la giornata di shopping più gettonata.

Ma qualcosa rispetto agli anni precedenti è cambiato: quest’anno non ci sono state quelle lunghe file che da sempre hanno caratterizzato le prime ore del venerdì; secondo un articolo pubblicato da Forbes, sembrerebbe che il “venerdì delle spese folli” abbia perso parte del proprio fascino.

 

 

I risultati ottenuti sono importanti, ma in netto contrasto con quelli generati dal Double 11 di Alibaba.

Come abbiamo ricordato nel nostro precedente articolo, il Double 11 (noto come il Global Shopping Festival) ha incassato 30,8 miliardi di dollari, mentre il Black Friday ha generato $6,2 miliardi  in vendite online, con una crescita del 23,6% rispetto il 2017 (fonte Adobe).

Alle 8 di sera, i consumatori avevano speso circa $4,1 miliardi, registrando un aumento del 23% rispetto l’anno precedente.

Notate qualche differenza?

 

 

Quando si parla di volume di transazioni, la partita la vince senza dubbio il Single Day di Alibaba.

Le motivazioni sono molteplici, vediamone alcune:

    • prima di tutto dobbiamo tenere in considerazione che la popolazione cinese e in generale quella asiatica, è nettamente superiore rispetto a quella americana ed europea, senza pensare al loro potere d’acquisto, in continua e incessante crescita.
  • i cinesi nello specifico, sono molto più abituati ad acquistare online senza contare che al giorno d’oggi, il Paese del Dragone è sicuramente il primo E-commerce al mondo.

In entrambi i casi, possiamo affermare con assoluta certezza, che i consumatori sono sempre più esigenti: la parola chiave è sicuramente comodità.

Ormai, acquistare online è un’ abitudine  più che consolidata tra i consumatori cinesi, ma notiamo una larga diffusione in tutto il resto del mondo: durante il Black Friday sono stati acquistati online articoli di grande dimensioni, per una spesa media di $146, 8,5% in più rispetto l’anno precedente.

 

 

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Il discorso di Xi Jinping al China International Import Expo

La promessa di Xi Jinping

 Non è passato molto tempo da quando il Presidente della Repubblica Popolare Cinese ha affermato di voler aprire l’economia del proprio Paese a tutto il mondo.

Eppure, già il 5 novembre egli ha voluto ribadire ulteriormente questa sua volontà, sottolineando nuovamente il bisogno di ridurre le tariffe sui beni importati e l’importanza di aumentare l’accesso al mercato cinese delle aziende estere.

Il tutto durante l’apertura del China International Import Expo, un evento realizzato per migliorare la connessione tra il mercato del business cinese con le aziende del resto del mondo.

Alla fiera hanno partecipato oltre 3600 imprese provenienti anche dai più lontani angoli del globo, molte delle quali dalla Germania, Francia, Italia e Australia.

 

 

I motivi dell’apertura

Alla base del desiderio di Xi Jinping non spiccano solo le ragioni geopolitiche, che vedono la Cina come un Paese sempre più importante in un mondo multipolare, ma anche la volontà di migliorare ulteriormente la connessione tra il Paese del Dragone e l’Europa.

Per le aziende italiane questa linea politica rappresenta una notevole possibilità, soprattutto considerando che ancor oggi i prodotti Made in Italy vengono considerati tra i migliori in assoluto e sono ampiamente richiesti in Asia.

Per l’Italia, insomma, si sta aprendo uno dei mercati più grandi del mondo e le possibilità che ne derivano sono tantissime.

Basti solo pensare che la Cina è continuamente in sviluppo e il potenziale del Paese è altissimo.

Accedere a un mercato che rappresenta l’offerta per oltre 1 miliardo di persone può fornire una marcia in più a una qualsiasi azienda.

 

I nuovi provvedimenti del Presidente

Durante lo stesso evento il Presidente Xi Jinping ha chiarito anche di voler prendere 5 nuovi provvedimenti per accelerare l’apertura della Cina alla produzione di tutto il mondo.

Tra le azioni principali che saranno intraprese spicca la valorizzazione del potenziale delle importazioni, che permetterà alla Repubblica di aumentare la quantità delle merci importate.

A questo si aggiunge la cancellazione dei limiti d’accesso, in modo che tutte le aziende interessate possano importare nella Cina i propri prodotti senza dover pagare molti dazi e svolgere troppe procedure burocratiche.

Tra pochi anni la Cina costruirà finalmente un ambiente perfetto pensato per le aziende di primo ordine, quelle che sono importantissime a livello internazionale, permettendo così anche di sviluppare la cooperazione multilaterale.

 

Il livello di apertura all’estero può crescere inesorabilmente negli anni fino a raggiungere un apice straordinario.

 

Il tutto in un mercato che anche tra 15 anni sarà lontano da essere saturo e che, visti i progressi effettuati, si troverà sempre sulla strada di un progresso costante.

Non a caso sempre durante l’evento citato poco sopra, è stato chiarito che nei prossimi 15 anni la Cina potrebbe importare beni e servizi per un valore totale pari a 40 trilioni di dollari.

 

Quali prodotti esportare in Cina?

 I prodotti che la Cina potrebbe importare dall’Italia sono tanti.

Si spazia dalle apparecchiature mediche e biomediche ad alta precisione, passando per i terminali intelligenti, senza dimenticarsi dei dispositivi di domotica, per terminare con gli aerei civili, i veicoli di vario genere e persino le macchine per l’automazione.

A tutto questo si aggiunge un vasto ventaglio di prodotti classici, grazie ai quali l’Italia si è contraddistinta nel mondo: il vino, i generi alimentari (formaggi, salumi), ma anche l’abbigliamento e le medicine.

Nonostante la domanda sia vasta, l’esportazione dei prodotti italiani in Cina ancor oggi non è così alta come si vorrebbe ed è pari unicamente al 3,1%, quando i Paesi come la Francia e la Germania sono ben più attivi nel settore delle esportazioni in Cina (rispettivamente il 4,1% e il 6,8%).

Già da questo si può facilmente capire che il nostro Paese ha investito molto di meno rispetto ai suoi diretti competitor, il che rappresenta un problema.

 

 

Settori in cui investire

Per fortuna, grazie alle misure intraprese da Xi Jinping le aziende italiane possono rimediare esportando in Cina anche prodotti dei settori che nel Paese del Dragone sono carenti, come quello dell’ agroindustria, dello smaltimento dei rifiuti (un business che si sta sviluppando nei Paesi dell’Est Europa), del recupero dei materiali e, infine, dell’energia rinnovabile che sta diventando sempre più popolare.

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Ancora una volta il Single Day di Alibaba ha battuto ogni record!

Il Single Day 2018 si è concluso da pochi giorni, e i risultati ottenuti sono davvero sorprendenti!

Dopo solo 125 secondi il guadagno effettivo si aggirava intorno i 10 miliardi di yuan, l’equivalente di circa 1,43 miliardi di dollari.

L’anno scorso, la stessa cifra era stata raggiunta dopo 181 secondi.

Il 46% dei consumatori sono stati i millennials!

 

 L’enorme successo del 2018

Anche se non c’è stato il tanto atteso raddoppio voluto da Jack Ma, la Alibaba Group Holding ha chiuso con un guadagno complessivo di 213,5 miliardi di RMB (l’equivalente di circa 30,8 miliardi di dollari)

 

Si tratta del più grande risultato mai ottenuto prima!

Durante quest’ ultima edizione del Single Day i consumatori cinesi hanno optato per l’acquisto di prodotti importati, con il Giappone al primo posto della lista

Come abbiamo già delineato nel precedente articolo, l’intento di quest’anno era quello di permettere a più clienti stranieri di partecipare al più grande mercato online

 

I risultati raggiunti sono estremamente interessanti:

 

  • Catene alberghiere come ad esempio Mariott, Hilton, Hyatt e Intercontinental hanno ricevuto più di 350 mila prenotazioni
  • New Balance ha venduto più di 60 mila paia di scarpe
  • Land Rover ha venduto 90 automobili

 

 

Secondo Alibaba, circa 237 brand hanno superato la soglia dei 100 milioni di RMB: tra questi troviamo Adidas, Gap, Nestlè, Apple; 33 brand hanno superato 100 milioni di RMB di fatturato in una fase di pre-vendita su Tmall

Il grande progetto di Daniel Zhang

La volontà di Alibaba è quella di trasformare il Single Day in un evento sempre più globale: espandersi oltre i confini cinesi è l’ obiettivo primario

Quest’anno la classifica delle nazioni più attive nelle vendite vede al primo posto la Cina, seguita poi dal Giappone, Stati Uniti e Corea del Sud.

Le previsioni parlano chiaro: la crescita di Alibaba e nello specifico dell’importanza del Single Day come avvenimento globale è già annunciata.

Secondo Joe Tsai, Vice Presidente del Gruppo Alibaba, la classe media cinese è in continuo e rapido aumento: questo si traduce in un trend di consumi sempre maggiore e più largamente sviluppato

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Mancano pochi giorni al Double 11: l’evento di shopping online più grande al mondo

Il Double 11, il più grande evento di shopping online del mondo, è arrivato alla sua nona edizione.

L’idea nasce come contrapposizione alla festa degli innamorati (14 febbraio) con l’intento di celebrare i single, non a caso è stata scelta una data in cui ricorre per ben quattro volte il numero 1, ossia l’11 novembre (l’undicesimo mese dell’anno).

La Guanggun Jie (光棍节) o Giornata dei Single ha avuto origine negli anni ’90 quando un gruppo di studenti dell’Università di Nanchino, in Cina, decide di organizzare una festa per rendere omaggio alle persone non fidanzate.

L’idea di festeggiare i single cattura l’attenzione di Alibaba, uno dei più grandi siti di e-commerce del mondo con sede ad Hangzhou, che nel 2009 decide di celebrare a suo modo le persone che non sono impegnate in relazioni sentimentali, dedicando l’11 novembre allo shopping online con grandi offerte.

 

 

L’ incredibile crescita e l’impegno di Alibaba

Dalla sua nascita ad oggi, Alibaba è cresciuta fino a diventare la più grande società di commercio online della Cina controllando, secondo il Wall Street Journal, l’80% del mercato online del Paese.

Il successo riscosso da questa trovata pubblicitaria fu tale che negli anni successivi anche altri importanti negozi cinesi online hanno deciso di prendere parte al progetto, fino a coinvolgere numerosi brand internazionali come la Disney.

La Giornata dei Single si è imposta, nel corso degli anni, come il Black Friday cinese.

Il fatturato che la multinazionale Alibaba ha registrato ha vissuto una crescita costante, che ha raggiunto cifre da capogiro.

Basti pensare che solo due anni dopo l’avvio di quest’iniziativa i ricavi registrati dal colosso cinese arrivano a sfiorare il miliardo di dollari.

 

 

  • L’anno successivo nel 2012, quindi solo tre anni dopo la sua nascita, la Giornata dei Single supera il fatturato del Ciber Monday, imponendosi ufficialmente come la più importante giornata di shopping del mondo.

 

  • Le cifre sono davvero impressionanti se si considera che l’arco di tempo a disposizione degli acquirenti è davvero ridotto, parliamo di sole 24 ore durante le quali l’Alibaba incassa miliardi di dollari.

 

  • Un altro fattore che riscuote particolare clamore è legato al fatto che di anno in anno vi è un aumento del fatturato, infatti nel 2014 la multinazionale cinese ha registrato ben 9,3 miliardi.

 

La crescita economica che questo evento ha vissuto per il momento, sembra non volersi arrestare

È sufficiente analizzare i risultati degli ultimi anni per comprendere che, con ogni probabilità, anche nel 2018 verranno segnalate cifre esorbitanti.
Quando si diventa il più grande sito di e-commerce del mondo, la cosa più difficile è rimanere in quella posizione.

Superato l’effetto sorpresa è infatti necessario pensare e progettare nuove strategie che siano in grado di mantenere alto il livello di interesse da parte dei consumatori.

 

 

Lo sanno bene i dirigenti e gli amministratori di Alibaba che negli anni hanno cercato di far corrispondere ad una così importante crescita economica un altrettanto sviluppo in termini di efficienza della piattaforma e di iniziative pensate per invogliare all’acquisto.

Nella sua lettera agli azionisti nel 2017, il presidente esecutivo di Alibaba, Jack Ma, ha discusso il suo concetto di New Retail: “ll commercio, così come lo conosciamo, sta cambiando. L’e-commerce sta rapidamente evolvendo in “New Retail“.

Il confine tra il commercio offline e online scompare quando ci concentriamo sul soddisfacimento delle esigenze personali di ogni cliente” ha scritto Ma.

Alcuni video pubblicati su YouTube sul canale di Alabama spiegano, in modo dettagliato, il concetto di New Retail in cui lo shopping non è più inteso come una semplice azione d’acquisto, bensì come un mix di sensazioni e scoperte.

 

 

La vendita al dettaglio online sembra un’utopia, ma è più concreta di quanto possa apparire.

Quel che è certo è che attualmente i negozi in grado di sostenere questo genere di attività, con un livello di precisione ed affidabilità tecnologica elevato sono in numero inferiore rispetto al previsto.

Quali sono i cambiamenti previsti per l’anno corrente?

Da quest’anno anche i clienti stranieri potranno partecipare al più grande mercato online.

Wang Mingqiang, la direttrice di AliExpress, una piattaforma di vendita al dettaglio partner di Alibaba, ha reso noto durante una conferenza stampa che la società introdurrà massicce attività di pre-vendita, con lo scopo di elargire consigli per gli acquisti.

Per favorire lo sviluppo in tutto il mondo la piattaforma digitale di AliExpress sarà disponibile in oltre 13 lingue e per garantire che ogni fuso orario venga preso in considerazione, l’evento durerà 48 ore (l’11 e il 12 novembre).

 

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Che cosa sono i Mini-Program?

Abbiamo parlato dell’importanza di costruire un’appropriata strategia digitale, una guida a supporto di una corretta comunicazione con la sempre più numerosa clientela cinese.

Nei numerosi speech a cui abbiamo avuto il piacere di partecipare, abbiamo cercato di sensibilizzare il merchant italiano a comprendere l’importanza dell’implementazione di una corretta strategia digitale, partendo da un’ ottimizzazione della propria presenza sul web insieme all’apertura di social media cinesi

Molte sono state le occasioni in cui abbiamo parlato di WeChat e delle sue funzionalità: in questo articolo, andremo a descriverne una in particolare: i Mini-Program

Cosa sono i Mini Program e quali sono i vantaggi?

Potremmo definire i Mini Program come sub-application, ovvero applicazioni costruite all’interno della piattaforma WeChat.

Questo significa che i Mini-Program possono essere utilizzati immediatamente, senza il bisogno di installazioni o download particolari.

Si tratta infatti di una nuova tecnologia sviluppata per la prima volta nel 2016 dalla casa madre Tencent.

Per comprenderne la grande e rapida diffusione vi citiamo alcuni dati:

 

  • ad oggi sono stati sviluppati ben 580 mila mini program
  • si contano più di un milione di sviluppatori
  • gli utenti che quotidianamente utilizzano queste particolari applicazioni sono 170 milioni

 

Il prefisso mini è indicativo non soltanto del loro piccolo peso (al massimo 10 megabytes), ma anche del contesto e della funzionalità specifica per cui sono stati sviluppati

Potremmo definire il Mini-Program come una sorta di estensione di un account ufficiale WeChat che si propone di fornire un determinato servizio come per esempio:

-la possibilità di prenotare un viaggio,

ordinare del cibo,

acquistare il biglietto del cinema,

bike sharing

-e molto altro ancora.

 

Come faccio a trovarli?

Ci sono tre modi per trovare un WeChat Mini-Program, vediamoli insieme!

  1. E’ possibile digitare il nome del Mini-Program nella barra di ricerca di WeChat; è necessario utilizzare il nome corretto
  2. Si può condividere con un tuo amico: utilizzando la Chat è possibile inviare l’aggiornamento di un Mini-Program; gli utenti che ricevono il messaggio potranno cliccarci e iniziare ad utilizzarlo
  3. Tramite scansione il QR Code

Esempi di WeChat Mini-Program

Ecco alcuni esempi di Mini-Program:

  1. JD.com (seconda piattaforma di E-commerce B2B in Cina) ha sviluppato un E-commerce utilizzando appunto la tecnologia offerta dai Mini-Program

 

 

2. Tesla ha costruito un’ applicazione che consente agli utenti di localizzare le stazioni di ricarica, programmare un test-drive e condividere le loro esperienze alla guida di una vettura Tesla:

 

 

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Golden Week goes Digital!

Martedì 9 ottobre, il team EGGsist ha avuto il piacere di partecipare all’evento Hospitality Day 2018: un’occasione davvero interessante, dove abbiamo parlato di turisti cinesi in Italia, cercando di identificare quali siano i principali canali da utilizzare per poter comunicare correttamente con l’audience cinese.

Una soluzione che potrebbe aiutare i merchant del nostro Paese,  è sicuramente l’implementazione dei pagamenti digitali!

 

Ma andiamo a vedere il perché!

 

Quanti sono i turisti cinesi all’estero e quando viaggiano

Il trend del turismo outbound cinese è in continua crescita: pensate, nel corso del 2017, ben 142 milioni di cinesi hanno scelto di viaggiare all’estero, spendendo complessivamente 189,56 miliardi di USD.

 

  

 

 

Prima di poter costruire qualsiasi tipologia di strategia, occorre identificare i momenti precisi in cui il turista cinese viaggia.

Secondo un rapporto pubblicato da Nielsen sono fondamentalmente tre i momenti dove si registra un maggior flusso di viaggiatori cinesi: la Golden Week, il Capodanno cinese e il Festival del Dragone.

Nel nostro precedente articolo abbiamo parlato appunto della Golden Week: un avvenimento di grande rilevanza che si festeggia dal 1 al 7 di ottobre.

È proprio in occasioni come questa che il turista cinese si sposta: si tratta infatti, di una grande opportunità per le nostre realtà che richiede, però, un’organizzazione preventiva, in grado di soddisfare le esigenze dettate da una cultura così diversa dalla nostra.

Una caratteristica che contraddistingue il viaggiatore cinese è la frequenza di utilizzo del proprio smartphone, specialmente quando deve pagare.

E quali sono i mobile payment più utilizzati? Naturalmente, WeChat Pay e Alipay.

 

 

 

 

Quanti turisti cinesi hanno usato Alipay durante la Golden Week

In questo articolo andremo ad analizzare quanto è stato utilizzato Alipay, durante la Golden Week.

I numeri condivisi dallo stesso colosso cinese, sono davvero impressionanti, ve ne citiamo alcuni!

Sono state processate più del doppio delle transazioni rispetto all’anno precedente (esattamente 2,2 volte in più): l’Asia continua ad essere il Paese dove viene registrato il maggior numero di transazioni, ma la grande novità di quest’anno, è il rapido sviluppo di Alipay in Europa.

Per esempio, rispetto al 2017, il volume di transazioni effettuate in Svizzera è di 27 volte superiore, in Italia di 7 volte!

Durante la Golden Week, a crescere non è stato solo il numero degli utenti attivi, ma anche la loro capacità di spesa.

 

 

La società afferma che gli utenti hanno speso in media RMB 1,979 (l’equivalente di $288) per i loro acquisti, con un incremento del 30% rispetto all’anno scorso.

Secondo il China Internet Watch la Danimarca è stato il Paese Europeo dove è stata registrata la media di spesa più alta: parliamo infatti di circa RMB 8.764, il corrispondente di $1276.

A seguire nella classifica troviamo la Francia e l’Italia; cercando di tirare le somme:

  • la spesa media dei viaggiatori cinesi in Europea ammonta a RMB 3630, $ 528
  • negli US e in Canada RMB 1888, $ 275
  • in Australia ed in Nuova Zelanda RMB 1819, £ 265
  • nell’ Asia Meridionale RMB 1527, £ 222
  • nell’ Asia orientale RMB 1850, $ 269

Un altro dato piuttosto interessante è il fatto che in una sola settimana, siano stati utilizzati oltre 3 milioni di sconti ed e-coupon per shopping, ristoranti e giri in taxi: immaginate dunque, quali potrebbero essere i vantaggi nell’adottare una strategia di questo tipo.

E’ evidente, in Italia i pagamenti digitali hanno ancora alcune difficoltà e non si sono affermati completamente: le motivazioni sono molteplici; occorre modificare le abitudini dei consumatori e cercare di conquistare la fiducia dei merchant.

Ecco perché muoversi in questa direzione potrebbe essere un successo!

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