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La giusta strategia per il tuo brand? 020 + Alipay

Cosa sono le campagne O2O?

O2O è banalmente l’acronimo di “Online to Offline” ma anche “Offline to Online“.

Ma quindi di cosa stiamo parlando?

Con O2O si vuole indicare il flusso bidirezionale tra il mondo online e quello fisico, in particolare nei settori della vendita al dettaglio ed e-commerce.

L ‘obiettivo di questa particolare attività e quella di influenzare i comportamenti di acquisto del consumatore per farli vivere un’esperienza unica.
Questi sono i frutti di una “experience economy” dove la conoscenza del singolo “individuo” è al centro dell’attenzione dei merchant.

Ad esempio, i consumatori potrebbero vedere un annuncio online e essere spinti a visitare il negozio, o essere in un negozio fisico, ma alla fine acquistarlo online per una serie di motivi (selezione, prezzo, convenienza, ecc.

Il business Online to Offline (O2O) è una strategia indispensabile per i settori del retail e permette di risparmiare e allo stesso tempo di trovare e fidelizzare nuovi clienti connessi al web da tutto il mondo.

Nel business O2O, le imprese utilizzano campagne online to offline e offline to online in maniera complementare. Facciamo alcuni esempi:

 

  • Un utente identifica un prodotto/bisogno online
  • Ricerca il prodotto nel catalogo multimediale
  • Fa un confronto di prezzi
  • Dopo di che ha due opzioni: 1) inserire il prodotto nel suo carrello multimediale o nella lista dei desideri e poi di acquistarlo in seguito nello store per vivere appieno l’esperienza del brand; 2) comprare il prodotto online, utilizzando degli sconti che lo store offline ha creato appositamente per lui.

 

 

 

Come attirare i consumatori cinesi con campagne O2O?

Facendo un passo indietro, negli ultimi anni, l’industria dell’ e-commerce in Cina ha vissuto un boom esponenziale e il sistema del retail è il primo in tutto il mondo (pensate ad Alibaba).

Sebbene l’e-commerce abbia avuto un exploit vertiginoso, i negozi fisici sono ancora estremamente rilevanti nel nuovo ambiente di vendita al dettaglio.

In effetti, secondo uno studio condotto dalla Bain & Company , due terzi dei millennial cinesi preferiscono acquistare in negozio. Alcuni dei principali motivi sono “l’opportunità di sentire e toccare il prodotto” e la capacità “di provare il prodotto”.

 

 

Questo riguarda però per il 70% degli acquisti di beni di lusso, dove gli utenti sono fortemente influenzati dalle interazioni online.

Ciononostante, il report evidenzia che i negozi offline continueranno a svolgere un ruolo importante per il 75% delle vendite ma inizieranno a perdere il loro appeal dopo il 2025!

Cosa si può fare quindi nel mentre?

Si può “giocare” sull’esperienza d’acquisto!
Poiché l’esperienza online ha un ruolo così importante negli acquisti offline, gli influencer sono incredibilmente importanti per incentivare l’acquisto.
Oltre ad aiutare il processo di formazione e scoperta, ci sono molti modi in cui gli Influencer possono portare i consumatori nel negozio.

 

 

L’utilizzo di KOL è indispensabile per le campagne O2O!

Mentre in passato le imprese invitavano le celebrity alle cerimonie di apertura per attirare più persone presso il nuovo store, oggi i brand occidentali utilizzano gli influencer cinesi come parte integrante delle loro campagne o2o per aumentare il ROI aziendale.

I giovani consumatori cinesi vogliono sempre più trasformare il loro acquisto in un’esperienza da poter raccontare poi ai propri amici.
Allo stesso tempo, però, conducono una vita frenetica e sono inondati da messaggi e coupon di marchi o servizi ai quali hanno precedentemente espresso una preferenza magari con un like sui social.

Se quindi i brand vogliono fare la differenza, ed indirizzare gli utenti online nello store fisico, dovranno farlo attraverso una campagna “be spoken”, attraverso l’utilizzo di figure a loro familiari, i KOL, e strumenti online per loro indispensabili, Alipay.

Un esempio lampante è il nuovo ambasciatore del turismo italiano, l’attore Liu Haoran, scelto da diversi tour operator per promuovere il turismo del Bel Paese in Cina.

Il giovane attore ha più di 27 milioni di follower ed una certa fama in Cina, servirà a dare un nuovo volto al turismo italiano? Lo vedremo assieme….

 

 

Qual è uno strumento utile per fare campagne 020 in Cina? Alipay

Come abbiamo già parlato in un nostro precedente articolo, Alipay è la piattaforma di mobile payment più utilizzata in Cina ed adottata da più di 80mila negozi in tutto il mondo.

Alipay non è solo un mero strumento di pagamento mobile ma una vera e propria esperienza di shopping sia offline e online.
Spieghiamoci meglio:

Le piattaforme di pagamento online cinesi hanno completamente cambiato tutto l’assetto dell’e-commerce e hanno reso l’acquisto un’esperienza unica. Nello specifico con Alipay:

 

  • I sistemi di messaggistica sono un ottimo esempio per l’interazione tra offline e online.

 

  • Con i QR code gli utenti acquisiscono info di prodotti /servizi tramite la scansione del codice presente negli store, per poi pagare on-the-spot o tramite il mobile.

 

  • La creazione di uno storefront su Alipay è un ottimo esempio di campagna O2O  dove il brand può attirare i clienti online nel loro store.

 

  • Per cavalcare l’onda delle campagne O2O, Alipay è sempre in prima linea. L’utente è messo al centro dell’attenzione e con  il lifestyle account la sua esperienza d’acquisto è a 360°. Creando il lifestyle account si ha la possibilità di interazione con il potenziale cliente cinese attraverso articoli ed applicazioni che possono facilitare la scelta degli ordini, pagamenti e supportare l’utente nella sua customer journey.

Coupon e scontistiche su Alipay sono delle merchant campaign in grado di creare sconti ad hoc per ogni cliente che sarà poi invogliato ad andare in negozio per ottenere il proprio sconto.

Per informazioni scrivici a bd@eggsist.com

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Essere digitali Sì, ma con stile! Milan Fashion Week



Cosa hanno in comune i termini: Fashion, Cina e Digital? 
Scopriamolo assieme parlando della Milan Fashion Week!




Per essere digitali devi avere stile!!
Milan Fashion Week

Iniziamo parlando del tema più sentito negli ultimi giorni qui a Milano: Fashion!

Si è conclusa da poco la Milano Fashion Week, l’evento più atteso dell’anno nel settore fashion con una risonanza a livello internazionale.

Milano si è trasformata per qualche giorno nella capitale mondiale della moda, con 170 collezioni presentate e oltre 60 sfilate, chi è riuscito a salire sulle passerelle milanesi sarà in qualche modo ricordato!

Nei prossimi giorni, molti parleranno di quali sono stati i riscontri della fashion week, ma in pochi ci sveleranno cosa dicono i nostri amici cinesi sull’evento della moda milanese, per questo ci siamo noi di EGGsist!

Ecco qui che sveliamo il secondo punto: la Cina!

Quando si parla di fashion, l’Italia e la Cina parlano la stessa lingua!

Durante gli eventi della settimana della moda milanese, se n’è tenuto uno particolarmente importante per il mercato cinese: il Fashion hub market, l’iniziativa della Cnmi-Camera nazionale della moda italiana a sostegno dei nuovi giovani talenti e designer della moda, tra cui anche quelli cinesi.

Quest’anno l’evento si è tenuto presso lo Spazio cavallerizze, all’interno del Museo della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, e tra le ultime generazioni di creativi erano presenti anche sette brand cinesi del nuovo hub cinese della moda: Xi’an Fashion Town (vedi qui).




Che cos’è?

La Xi’an Fashion Town è il nuovo polo della moda internazionale, un complesso di 3 km quadrati nella periferia di una delle città cinesi, Xi’an, sede dell’esercito di terracotta, città natale di Xi Jinping, centro culturale e polo manifatturiero e dell’industria tecnologica.

Il complesso sarà pronto nel 2023 e sarà una vera opportunità di sviluppo per il mercato della moda italiana.

Secondo Helen Tu, amministratore delegato di Chic Investment, gruppo immobiliare tra i principali investitori del progetto, la Cina con la Xi’an Fashion Town metterà a disposizione la conoscenza del mercato locale, contatti e anche dei fondi per le idee più creative e promettenti del mercato italiano ( leggi qui)!

Questa sarà la nuova sfida per i nuovi brand e designer talentuosi che sono interessati a testare il mercato del dragone, ma anche per chi cerca investimenti per creare una società di distribuzione in Cina!

La Cina da anni ha sempre prestato le sue capacità produttive nel settore tessile e si è sempre appoggiata al Made in Italy per lo sviluppo di design originali, ma con l’evolvere dell’economia, ha iniziato a cambiare rotta!

Il nuovo hub della moda cinese è nato quindi con l’obiettivo di creare un ecosistema che permetta alle imprese di fashion e tecnologia internazionali di mescolarsi tra loro, scommettendo questa volta sul Made in Italy!




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Il terzo ed ultimo punto che spiega il connubio tra Cina e Fashion è il digital!

La Milan Fashion week del 2018 ha generato (tra web e social media) un totale di 11mila post ed articoli per un valore di 30 milioni di euro (vedi qui ).

Quali saranno stati i fatturati di quest’anno? E sui social e sul web Cinese?

Ad oggi, è troppo prematuro stilare un riscontro, ma analizzando anche i dati di qualche anno fa sulla vendita dell’e-commerce internazionale, si stima che il 47% delle vendite mondiali è nelle mani della Cina e i settori trainanti sono il lusso e la cosmesi.

L’Italia a che posto si situa in tutto ciò?

Il nostro Paese ha solo l’1% della quota di mercato dell’e-commerce mondiale e solamente 1/10 delle imprese è strutturata per vendere online!! (vedi qui)




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Dove comprano online i consumatori cinesi?

Tmall Fashion è sicuramente la piattaforma fashion di Alibaba più utilizzata dai consumatori cinesi nel loro Paese, per fare shopping online di prodotti stranieri.

Citando alcuni brand, sia nel settore della cosmesi che del lusso: Deborah, Kiko, Pupa, Bottega Verde, Moschino, etc.. Questi hanno già aperto un flagship store su Tmall.

Ma quanti hanno pensato di adottare la strategia Alipay?
Il nuovo colosso dell’e-commerce di Alibaba è invece utilizzato dai cinesi in visita nel nostro Paese e desiderosi di comprare i prodotti dal marchio Made in Italy su piattaforme a loro familiari.

Senza fare nomi, alcuni dei grandi brand hanno pensato bene di adottare la soluzione Alipay, ma l’hanno fatto senza realmente ottimizzare la loro presenza sulla piattaforma e creando solo una mera vetrina online del loro store fisico (store front di Alipay).

Come sfruttare appieno tutte le potenzialità della piattaforma?

Se anche tu non vuoi incorrere nello stesso errore, e voi dare il tuo stile al digitale, contattaci!




PS. Ecco qui la soluzione tanto attesa del nostro EGG-gioco:
Cosa vuol dire Mo-8-乐 ?

Mo = Mobile come Mobile First 📱

8 = è il numero fortunato in Cina! ∞

(lè) = in cinese significa felicità 😊

Quindi se anche tu avrai scelto le giuste combinazioni ….
riceverai ∞ fortune per la tua campagna digitale!




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Cosa hanno fatto i turisti cinesi per il CNY 2019?

Secondo le ultime analisi sui turisti cinesi all’estero, durante il CNY 2019, i consumer cinesi  non badano solo al prezzo, ma sono alla ricerca di prodotti ed esperienze uniche che non potranno trovare in Cina.

Il viaggio diventa un’esperienza che inizia già dal momento prima della partenzasognando i diversi luoghi da visitare, i prodotti da acquistare e i piatti locali da assaporare.   

L’esperienza online o offline?

Secondo uno studio condotto da Bain & Co., entro il 2025, il 100% degli acquisti di lusso sarà influenzato da un’interazione online!
Questo dato comporta che i brand e i retailer dovranno trovare una strategia atta a fidalizzare i loro acquirenti digitali per orientarli all’acquisto.
Il passaggio è graduale e richiede un preciso piano, precedentemente studiato in base al target di riferimento.


Una campagna online, se ben fatta è in grado di:
– accrescere la awareness del brand,
– creare la necessità di un bisogno (prima inesistente)
– fino a condurre l’utente all’acquisto

Per restare al passo con il grande colosso, i retailer dei brand occidentali dovranno quindi adottare soluzioni di pagamento digitali atte ad aumentare non solo il flusso dei consumatori in-store, ma anche creare esperienze innovative e personalizzate, per esempio attraverso le branded gamification.

Come attirare i consumatori cinesi?
Questo te lo sveliamo noi!

E’ difficile immedesimarsi in un target che non si conosce, per differenza di usi e costumi, ma basta poco per sorprenderli: utilizzare giusti strumenti di marketing per far accrescere il desiderio ed il bisogno di acquistare proprio il tuo prodotto!

Come farlo?

Attraverso delle campagne marketing online, drive to store, o2o, coupon e scontistiche propostate prima, durante e dopo il viaggio, sulla piattaforma di pagamenti cinese più conosciuta in Cina: Alipay!

Eggsist, nel suo Report su “Cosa hanno fatto i turisti cinesi per il CNY 2019” rivela in numeri quello che hanno fatto i travelers Cinesi in vacanza e svela alcuni miti che si hanno su di loro.

Per scoprilo, scarica il Report!





Per info sui servizi Alipay e Digital Marketing per i cinesi Contattaci

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Cosa hanno fatto i turisti cinesi per il CNY 2019?
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Salone del Mobile: Mobile First

Nella scorsa edizione del Salone del Mobile.Milano-Shanghai, l’Italia è stato il primo fornitore di arredamento per il mercato cinese, seguita dalla Germania e dal Vietnam.

Secondo un report del Centro Studi Federlegno Arredo, l’export dell’arredamento italiano in Cina è in continuo aumento, per quest’anno si prevede un export di un valore di 489 milioni di euro, rispetto ai 449 dell’anno passato!

Sei pronto ad accogliere i consumatori cinesi alla 58°edizione del Salone del Mobile a Milano?
Noi di Eggsist abbiamo la soluzione digitale per te: “Mobile First”!

Per soli 1.500 euro e in una sola settimana potrai interagire con i tuoi clienti cinesi ed aumentare il tuo fatturato!

Clicca sull’immagine per scaricare la nostra offerta digital!

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Se ti abbiamo già convinto ad acquistare il nuovo servizio: Mobile First, contattaci via mail!!! bd@eggsist.com

Mobile è…dipende da come lo leggi!

M-O-B-I-L-E, come il Salone del Mobile, l’evento di DESIGN più famoso al mondo….
Ma se per un momento la stessa parola la leggi “all’inglese”, scoprirai i vantaggi dell’essere DIGITALI oggi!

M-O-B-I-L-E (in inglese) significa essere interconnessi, catturare l’attenzione di un’audience inseparabile dal proprio smartphone.

Infatti la Cina è il primo Paese MOBILE FIRST dove la “daily-routine” è completamente digitalizzata, per questo Eggsist ha creato questa strategia vincente!

Mobile First”  è la nostra campagna per il lancio di un servizio ideato per i brand che parteciperanno al Salone del Mobile e al Fuori Salone!

I primi 5 clienti del servizio “Mobile First” riceveranno una giornata di consulenza gratuita per il mercato cinese!

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Salone del Mobile: Mobile First
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Vi siete dimenticati di San Valentino?

Come si sono preparati i brand occidentali per il giorno di San Valentino? Hanno fatto campagne di marketing rivolte ai consumatori cinesi?

Prima di analizzare cosa hanno fatto per l’occasione alcuni dei grandi brand occidentali, facciamo un passo indietro: il giorno di San Valentino è celebrato anche in Cina?

Se stai pensando che San Valentino è solo una festività popolare occidentale, bene, ti stai sbagliando!

In Cina, ci sono non una ma bensì due festività per il giorno degli innamorati:  

  • La prima è legata alla nostra tradizione, ed è oggi il 14 di Febbraio;
  • La seconda invece, è legata alla tradizione cinese ed è il 七夕 (qīxī jié) o il “The Seventh Eve”, che letteralmente significa la settima vigilia. Perché si chiama così? Perché si festeggia il settimo giorno del settimo mese lunare, dal quale deriva appunto il nome, e quest’anno cade il 7 agosto.

Da dove deriva questa festa?

Dietro questo giorno si nasconde una romantica storia d’amore tra 织女 (Zhīnŭ ) Zhi Nv, settimana figlia della del Cielo, ed un pastore chiamato 牛郎 (Niúláng) Niu Lang. La storia narra che, essendo la dea immortale non avrebbe potuto innamorarsi di un comune contadino e per questo, dopo aver passato un periodo sulla terra, la Dea del cielo ordinò alla figlia di tornare in paradiso. Tuttavia, la madre ha avuto pietà della coppia e ha permesso ai due innamorati di riunirsi una volta all’anno. La leggenda narra che nella settima notte della settima luna, le gazze formarono un ponte con le ali per far attraversare Zhi Nv ed incontrare suo marito.

Perché i cinesi hanno due festività per San Valentino?

 La risposta a questa domanda è semplice, i consumatori cinesi si stanno sempre più avvicinando alla cultura occidentale e questo cambiamento lo si evince dalle loro scelte in campo fashion! I consumatori del paese del dragone sono pronti a spendere di più per prodotti di alta qualità e ritenuti “trend” sul mercato occidentale.

Detto ciò, le domande che noi di Eggsist ci siamo posti sono:

I merchant dei grandi brand occidentali si sono preparati con campagne dedicate ai cinesi per il giorno di San Valentino?

Stanno utilizzando tutti gli strumenti per attrarre il consumatore cinese? NO!

Da un’attenta analisi sulle diverse piattaforme cinesi si evince che alcuni brand hanno optato per una sola piattaforma cinese: Wechat.

È sufficiente? NO!

Per un brand puntare solo su Wechat è riduttivo!

E allora su cos’altro si può puntare? Dopo alcuni esempi di campagne su Wechat, vi sveleremo il segreto!

Qui di seguito vi abbiamo messo alcuni esempi (in fondo all’articolo i link delle campagne):

  • Intimissimi per la campagna di San Valentino dedicata ai consumatori cinesi,
    ha scelto di sponsorizzare i suoi prodotti e l’ha fatto domandando ai consumatori cinesi se fossero pronti alla chiamata dell’amore.
  • Calzedonia, invece ha scelto di fare indossare l’amore per questo giorno di San Valentino
  • Ermenegildo Zegna ha dedicato proprio a loro, degli accessori di limited edition, puntando sulla semplicità e sul vestire in modo essenziale ma di gusto. Inoltre, le immagini della campagna sono cliccabili e rimandano alla pagina online per l’acquisto dei prodotti! Una call to action, interessante!
  • Prada, invece punta sulla classe e il colore di riferimento è il rosso, riprendendo anche il suo logo. Scegliere di regalare emozioni per il giorno dell’amore!
  • Tiffany punta sullo slogan: “se c’è amore, c’è Tiffany”

Ma i brand occidentali, non stanno forse dimenticando una efficace piattaforma di promozione per attirare il consumatore cinese? Stiamo parlando della fintech di Aliabab, Alipay!

Con Alipay è possibile fare campagne marketing drive to store, coupon, sconti, creare delle push notification geolocalizzate, utilizzare banner che rimandano direttamente alla landing page del brand e molto altro ancora…

Tanti sono i brand che hanno utilizzato Alipay per il capodanno cinese, e per San Valentino?

Se ci spostiamo, invece, sulle città cinesi possiamo trovare delle campagne dedicate proprio al giorno del nostro San Valentino!

Qui di seguito un esempio di campagna marketing su Alipay pensata per il giorno San Valentino e indirizzata ai consumatori cinesi in Cina!

Quello che facciamo noi qui di Eggsist, è sensibilizzare le aziende occidentali a conoscere più da vicino i consumatori del Paese del Dragone e per farlo non dobbiamo parlare solo la loro lingua (al content marketing ci pensiamo noi!) ma scegliere il giusto strumento, e questo dipende da voi!

Siete pronti ad aumentare il fatturato utilizzando gli strumenti di marketing che mette a disposizione Alipay?

Lista di campagne marketing su wechat:

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Perché si parla della morte di Baidu?

Cerchiamo di fare chiarezza su questa news. Certamente, la notizia che ha fatto scalpore è stata quella della morte di un ragazzo universitario che, circa tre anni fa, ha acquistato un trattamento medico consigliato su Baidu. Tuttavia, a parlare della morte del motore di ricerca cinese, è stato il giornalista cinese Fang (vedi articolo), il quale ha dichiarato che Baidu non è più un motore di ricerca affidabile.
La sua affermazione è scaturita dopo una ricerca fatta con 9 query diverse, sia su Google che su Baidu, e ha notato che i risultati apparsi erano differenti!

In realtà, parlare della morte di un motore di ricerca è un pò esagerato!
L’unica cosa certa è: Baidu trova sempre diversi modi per far approdare gli utenti verso i propri prodotti, su pagine quali Bajiahao (la piattaforma tecnologica di Baidu) e Baike (la versione cinese di Wikipedia).

Se si guarda alla notizia dal punto di vista dei merchant: essere visibili su Baidu resta una strategia vincente per entrare in contatto con i consumatori cinesi.

Basti solo pensare che il capodanno cinese è diventato il nuovo campo da battaglia dei giganti del tech. Baidu, infatti, per l’occasione ha offerto ben 900 milioni di yuan ($ 133 milioni) in premi di denaro ai propri utenti e telespettatori del Grande Gala Cinese! Sarà stata  una mossa strategica fatta dal gigante del search engine cinese per conquistare utenti, in uno spazio, quello delle hongbao digitali, dominato da Alipay di Alibaba e dall’altra piattaforma di Tencent o una mossa disperata per riprendersi la sua corona?

Fare SEO su Baidu è così differente?

Se si vuole ottimizzare il proprio sito utilizzando l’approccio di Google su Baidu, allora il tuo brand non sarà mai posizionato tra le prime pagine del motore di ricerca cinese!

Basti pensare che pur facendo un grande lavoro di otimizzazione, essendo la SERPs di Baidu molto differente da quella di Google, poiché piena di molti snippets ed immagini, il tuo sito potrebbe finire ugualmente sulla seconda pagina.
Per ovviare a ciò esistono però diversi trucchi ed uno di questi è quello di utilizzare keyphrase abbastanza lunghe così da far apparire meno snippets!

Se stai pensando che in realtà non sembra tanto difficile fare SEO su Baidu, ricorda che Baidu è un ambiente unico, ha delle barriere linguistiche, culturali, comportamentali, ma soprattutto problemi legati alla censura di molti siti! Sei pronto a tutto ciò?

Quali sono i primi passi per inserire il tuo sito su Baidu?

Registrarsi su Baidu WebMaster tool: il portale creato per aiutare i webmaster e SEO a monitorare e mantenere la presenza del proprio sito nei risultati di ricerca organici di Baidu (il portale è solo in cinese!)
Prima di registrarti però devi:

  1. Avere un account su Baidu
  2. Registrare il sito
  3. Scegliere tre tra le diverse tipologie di sito (film, video, servizi, etc)
  4. Attendere l’approvazione del sito

Tra i diversi strumenti offerti da Baidu, per aumentare il “trust” e il CTR del sito, c’è l’official Website Registration (il bollino blu che appare al lato del sito 网管). Quest’ultima è una delle 4 certificazioni che rilascia Baidu per dare maggiore credibilità ad un sito, ed è forse la più consigliata, oltre a quella Vip, per la registrazione di un sito business in Cina.

Quali sono i prodotti di Baidu?
Impossibile elencarli tutti, sono infiniti! Se vuoi avere un’idea vedi qui.
Tra i principali:

  • Baidu Keyword Planner -> Google Adwords
  • Baidu Tongji -> Google Analytics
  • Baidu Index –>Google Trend

Concludendo, sul 99% dei siti presenti su internet in Cina, il tuo più grande competitor sarà sempre un sito di Baidu.

Infatti, scrivendo query su Baidu, quasi sempre si potrà notare che tra le prime 5 posizioni almeno una è di proprietà di Baidu.

La domanda da porsi è quindi un’altra: è possibile che Baidu abbia manipolato algoritmi per posizionare tra i  primi i propri prodotti? Oppure che prima di diventare un colosso, abbia lavorato talmente tanto sui backlink che ora è praticamente il re di qualsiasi ricerca organica?

Nessuno è in grado di rispondere a questa domanda, ma quella da porsi realmente è:

“Vuoi davvero restare fuori dalla partita di Baidu?”

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